Thursday, August 02, 2007

Apartheid e ..."cultura moderna"

Riccardo Jacona ha fatto centro un'altra volta. La trasmissione di martedi 31 luglio su Rai3 ha messo in luce il problema della violenza sulle donne, una violenza, nella stragrande maggioranza dei casi denunciati, familiare. Già l'anno scorso avevo espresso il mio pensiero in proposito nel post Men are from Mars....., ma devo ammettere che vedere un uomo alla conduzione di una trasmissione dedicata ad un argomento cosi' delicato e difficile mi ha fatto molto piacere.
La questione è davvero complessa ed é difficile liquidarla in breve.
All'ascolto di ogni testimonianza o intervista, alla visione di filmati e servizi giornalistici del genere lo sdegno è sempre forte e la rabbia sale. Però credo si debba cercare di guardare un po' più in profondità.
Senza giustificare nessun uomo colpevole di commettere o avere commesso un qualsiasi atto spregevole, dettato dall'ignoranza che genera solo violenza, non riesco a non pensare (e quanto mi costa pensarlo) che le donne non abbiano un ruolo del tutto neutro in questo gioco perverso.
Noi donne di oggi non possiamo non accorgerci che tutte le battaglie combattute 30-40 anni fa da altre donne per raggiungere quella certa libertà ed autonomia di cui oggi possiamo godere si stiano vanificando.
Perché accettiamo di continuare a vedere in televisione, sulle riviste, sui manifesti pubblicitari donne nude?
Perché queste donne si lasciano sopraffare dalla smania di apparire ed acconsentono a farsi trattare come carne da macello? Sono le vittime stesse che si offrono ai loro carnefici.
Ma non siamo ancora stufe di questa mercificazione esasperata del nostro corpo?
Ma Apartheid... a parte, in questi giorni c'è un'altra questione che ci viene sempre proposta nella "prima pagina" del TGCom e che mi infastidisce in quanto persona appartenente "al ceto medio e di media cultura": il topless delle "vip".
Si legge: Guarda i topless dell'estate e vota. Vota? Ma che c... ce ne frega? Ma io mi rifiuto di pensare che l'italiana/o media/o possa prendersi la briga ed il tempo di guardare una simile stronzata!
E vogliamo parlare delle trasmissioni televisive accessoriate di litigi sfrenati tra invitati e conduttori o tra i vari ospiti (queste sicuramente organizzate a tavolino per alzare l'audience)?
Ma a quanto pare questa è la "cultura moderna". E se essere italiani medi vuol dire far parte di un gregge di lobotomizzati che non sanno ragionare col proprio cervello e che si inghiottono tutte le fesserie che vengono propinate in tv o su qualisasi mezzo d'informazione "io non ci sto" e mi dissocio.
Cominciamo per favore a cambiare canale al minimo accenno di polemica o a spegnerla addirittura alla visione di certe scene impietose e mortificanti.
Forse a Riccardo Jacona, giornalista intelligente e sensibile, spiacerà e sembrerà che i suoi sforzi e tutte le energie impiegate nelle sue trasmissioni siano un po' vanificati.... ma se vogliamo uscire dal gregge é necessario.

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