Che stia già scomparendo?
E dulcis in fundo, dopo tutta la mia disquisizione sul lavorare con coscienza, ecco due conferme di quanto sostenuto nel post precedente (purtroppo sempre a discapito degli utenti).
1° episodio, all'ospedale: alla cassa per l'emissione della fattura relativa alla prestazione richiesta, mi accorgo che il documento è intestato ad una persona che non sono io, tutt'altro nome, codice fiscale, data di nascita, indirizzo. Ne chiedo quindi la riemissione, con grande stupore dell'impiegata che non si spiega come mai tutti questi errori (probabilmente pensa di essere infallibile).
2° episodio, all'asl locale: sempre in fila (chilometrica) per poter ritirare l'esito di un esame già fatto e pagare il ticket. L'orario di sportello è fino alle 13.00, arrivo alle 12.25 e prendo il numero. Alle 12.30 il pinko di turno esce dallo sportello, toglie tutti i numeri dal distributore e mette un cartello a caratteri cubitali: CASSA CHIUSA, SI SERVONO SOLO LE PERSONE MUNITE DI NUMERO.
Ma come? L'orario di chiusura dello sportello è alle 13.00 e tu mezz'ora prima ti permetti di chiudere? Solo perchè hai paura di 10 persone ancora in attesa e temi di non poter fare il tuo intervallo? Non esiste! Ed io, come altri, che ci stiamo mangiando ben 1/2 ora del nostro intervallo? Una ragazza arriva alle 12.30.02" e non trova più i numeri ma il cartello CHIUSO.
Chiede come mai? E gli rispondono che con le persone rimaste in fila pensano di arrivare fino alle 13.00, quindi se vuole può provare ad aspettare ma non le assicurano di servirla.
Allora cari signori non scrivete che chiudete alle 13.00, scrivete chiaro che i numeri si assegnano fino alle 12.30 almeno gli utenti si possono regolare!!!
Al che non sono proprio riuscita a stare zitta e quando è stato il mio turno è scattata la polemica, con il consenso di tutti gli altri astanti, fortunatamente. Chiaramente la polemica è valsa a poco perchè agli impiegati non interessa un tubo ascoltare le lamentele della clientela, alla fine hanno sempre ragione loro, e per tagliar corto e non far perdere altro tempo, una volta pagato il dovuto me ne sono andata.
Ma non è finita.... Arrivo a casa per ingurgitare un boccone con l'imbuto, visto il mezzo intervallo rimasto, e cosa scopro? Il codice fiscale sulla mia fattura è sbagliato.
Ora mi chiedo: o io inconsapevolmente sto scomparendo visto che i miei dati non risultano più in nessun computer del servizio sanitario nazionale anche se sono 42 anni che vivo e pago le tasse, oppure... la gente lavora senza coscienza, anzi, lasciatemelo dire, lavora col culo!!!!
1 Comments:
Ciao MRLGGR !! (Spero sia giusto). Se non ci fossi bisognerebbe inventarti.
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