Milano: la città proibita
Avete visto la trasmissione W L'Italia su RaiTre dal titolo: "Case!" domenica sera 12 marzo?
Non avrei mai immaginato che Milano si potesse considerare "la città proibita", proprio come la residenza degli ex imperatori di Pechino.
Ed a renderla proibita sono una serie di diverse realtà che a occhio nudo non si vedono, o forse le vede solo "chi guarda" (ma sappiamo che al mondo di persone che "guardano" ce ne sono pochissime), ma si vedono solo dall'alto.
Se si ha la possibilità (??? e chi ce l'ha nel quotidiano?) di salire su di un elicottero e sorvolare la città ci si rende conto di cosa c'è veramente.
Nel cuore della città esistono case con cortili e giardini privati che si possono vedere solo al cinema o in televisione (appunto!), piscine sui tetti che non hanno nulla da invidiare alle ville di Bel Air a Los Angeles, appartamenti di metrature infinite con arredamenti da mille e una notte, magari abitate solo da una coppia di mezza età che impiegano più tempo a passare dalla zona giorno alla zona notte dell'appartamento che non attraversare la città.
Palazzi antichi e stupendi che quando li scopri e ne varchi la soglia ti fanno sentire catapultato nell'epoca in cui sono stati costruiti e ti fanno veramente tangere la realtà di un tempo, insomma, sembra proprio di vivere in un film.
E questa città è davvero proibita, vietata a migliaia di persone non abbienti, famiglie ma soprattutto persone anziane, che magari hanno "avuto la fortuna" di passare tutta la loro vita in appartamenti comunali situati nel cuore della città (addirittura c'è chi apre le finestre e si affaccia sulla Galleria Vittorio Emanuele, magari solo in 30 mq, ma riescono a starci in modo più o meno decoroso) ma che ora si trovano costretti a lasciarli perchè il comune ha deciso che il loro affitto è troppo basso, e quindi si ritrovano sfrattati, e se sono fortunati a non ridursi a dormire in macchina si ritrovano sballottati ai margini della città, in zone generalmente degradate, senza servizi né negozi, reclusi in case fatiscenti ed abbandonati a se stessi dopo una vita di lavoro e condotta nel modo migliore possibile.
Si parla tanto di povertà nel mondo, si va sempre a guardare lontano, in Africa e nei paesi del terzo mondo, ma a casa nostra non si guarda mai abbastanza. Non guardiamo mai ai nostri anziani soli, ammalati e senza soldi che "tirano avanti" ma che farebbero meno fatica "a tirare indietro".
Non guardiamo alle famiglie di 3 persone che vivono in periferia in 42 mq con il bagno (wc) ancora sulle scale e che si devono lavare nel mastello come si faceva 70 anni fa nelle campagne.
Non guardiamo agli occupanti abusivi delle case popolari, che a questo abusivismo sono costretti per non soccombere al sistema burocratico italiano così grave e brontosaurico, per nulla degno di un paese che vuole considerarsi civile e tra i più avanzati del mondo.
Milano è davvero una città proibita: riservata solo ai più ricchi (ma tanto ricchi) e proibita alle persone normali che per vivere in modo dignitoso col frutto del loro lavoro devono davvero lottare.
W L'ITALIA.
1 Comments:
Concordo con te sui prezzi esponenziali, esorbitanti di ogni metro di calcestruzzo milanese, ma mi dici tu perchè una famiglia che vive alla periferia di Sesto S. Giovanni in 60 metri quadri di casa, ha anche il cane?
Sono realtà che esistono ancora di più numerose nelle grandi città, ma di cui noi non ci accorgiamo perchè portatori di una filosofia della vita diversa.
buona giornata
Post a Comment
<< Home